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Onomaturghi: coloro che inventano le parole che usiamo

Tutti i modi dire e le parole che noi utilizziamo sono stati pronunciati ad un certo punto da qualcuno per la prima volta e successivamente si sono diffusi divenendo di uso comune.

Mentre l’onomaturgo della maggior parte delle parole ci è però sconosciuto, parte di esse vanta creatori illustri e ben conosciuti.

Ecco quindi un elenco di espressioni che probabilmente non sapevi avessero un’origine rintracciabile.

 “Stiamo freschi”

 Questo modo di dire risale a una delle opere più celebri della letteratura italiana, ovvero la Commedia dantesca. Al verso 117 del canto XXXII dell’Inferno, infatti, vengono descritti i dannati che si trovano presso il lago di Cocito (“un lago che per gelo avea di vetro e non d’acqua sembiante”), condannati a restare immersi nell’acqua fredda quanto più gravi sono stati i loro peccati in vita. in questo luogo per Dante “i peccatori stanno freschi“.

“Piadina”

Ebbene sì, la piadina romagnola in origine non aveva questo nome. Sarà solo Giovanni Pascoli (romagnolo) a italianizzare il dialettalismo pida o pieda , dedicando alla tanto amata pietanza una poesia.

“Rompere il ghiaccio”

Nel caso di questo fraseologismo ci tocca guardare invece a William Shakespeare, apprezzato in tutto il mondo per le sue commedie. Fra queste, una delle prime a venire redatta fu La Bisbetica domata (1594), in cui Petruccio viene persuaso a sposare la bisbetica con questa frase: “Che se voi rompete il ghiaccio, e compite questa impresa di prendervi la maggiore, e lasciar così libera per noi la seconda…”.

“Molesto”

Se usassimo ora il termine molesto ad un esame o in un qualsiasi discorso formale verremmo probabilmente guardati malissimo. Eppure la sua origine è letteraria, lo usa infatti Dante nella Commedia. Va però detto che in questo caso non si tratta di un suo neologismo, ma di un termine che deriva dal lat. molestus.

“Freelance”

La parola pare sia stata introdotta da Sir Walter Scott in Ivanhoe, che, tra le altre cose, è spesso considerato il primo romanzo storico in senso moderno. I liberi professionisti di Scott erano mercenari che assicuravano la loro lealtà e le loro braccia dietro pagamento di un compenso.

“Nerd”

L’origine è discussa ma sembrerebbe risalire a uno dei libri di Dr. Seuss If I ran the zoo, dove però sta ad indicare esclusivamente il nome di un animale. Il passaggio di significato non ci è ben chiaro.

“Maledetto idiota” “fiato sospeso” “verità verrà a galla” “l’amore è cieco”

Sempre William Shakespeare che, come forse avrete capito, ha creato una quantità di parole enorme nella lingua inglese di uso estremamente comune (probabilmente anche se non parlate inglese conoscete almeno una parola da lui creata). Oltre ad esse ha poi dato vita a numerose collocazioni (ovvero parole che co-occorrono spesso insieme) come blinking idiotbated breathtruth will outlove is blind tutte del Mercante di Venezia. Addirittura alcuni titoli delle sue opere sono divenuti frasi idiomatiche come Tutto è bene quel che finisce bene.

“Tallone d’Achille”

Questa espressione ci viene direttamente dal mondo antico. Lo crea Stazio come hapax nel suo poema Achilleide con il senso di unico punto debole.

Sofia Seghesio

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Sofia Seghesio

Classe 2001. Non sono assolutamente in grado di definirmi. Pessima partenza per un* scritt*, lo so. So di me che sono curiosa ma a volte superficiale ed è proprio scrivere che mi aiuta ad andare in fondo alle questioni per capirle veramente. Nutro un interesse magnetico verso le persone: per quello che fanno e pensano. Per questo non posso fare a meno di interagirci, che sia attraverso un libro, un film, una chiacchierata. Spero dunque di potervi portare con me all’interno di qualche fantastica storia o che possa avere l’onore di raccontare la tua.
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