Storia di Giovanna d’Arco, la donna che salvò la Francia
Giovanna d’Arco è stata una patriota francese, vissuta durante il travagliato periodo della guerra dei Cent’anni, combattuta tra Francia e Inghilterra dal 1337 al 1453.
Giovanna nacque in una famiglia contadina presso il villaggio di Domrémy in Borgogna nel 1412, senza istruzione, all’età di 13 anni cominciò ad avere visioni in cui Dio e i santi la esortavano a salvare la Francia e sconfiggere l’esercito inglese.
A soli sedici anni nel 1428 decise di agire, fuggì da casa e incontró re Carlo VII, il quale a causa della guerra non era stato ancora incoronato, per chiedere il permesso, che ottenne, di unirsi alle stanche truppe francesi per sostenerle ed incitarle nella battaglia presso la città di Orleans posta sotto assedio dalle truppe inglesi.
Il particolare carisma di Giovanna ebbe effetto sull’esercito francese, il suo spirito patriottico colpí molti e per tre anni prese parte a numerose battaglie, sempre in testa alle truppe, che prima del suo arrivo erano in grandi difficoltà contro gli inglesi, che sembrava stessero avendo la meglio.
Dopo la vittoria ad Orleans, liberata dagli inglesi, prese parte alle battaglie di Jargeau, a quella di Meung-sur-Loire e Beaugency, fu poi la volta di Patay dove ancora una volta l’esercito francese conseguì una importante vittoria, che permise ai francesi di occupare nuovamente Reims ed incoronare Carlo VII re di Francia.
Nel maggio del 1430, dopo essere stata ferita in battaglia presso Parigi sotto il controllo inglese, prese parte alla battaglia di Compiègne, ma questa volta là Pucelle, come era stata nominata dai francesi, cadde nelle mani del nemico insieme ad alcuni suoi compagni, fu infatti catturata dai Borgognoni che erano alleati degli inglesi e imprigionata nella fortezza Clairoix.
Nei mesi successivi fu spostata in altre prigioni e fortezze, da cui tentò di fuggire, e nel settembre dello stesso anno fu trasferita al castello di Beaurevoir.
Giovanni di Lussemburgo decise di fissare il riscatto di Giovanna a 10.000 scudi d’oro, una ingente somma per l’epoca, e questo riscatto fu pagato, per volere degli inglesi, dal vescovo di Beauvais, a cui avevano affidato i soldi, che consegnò loro Giovanna nel novembre 1430.
Nel gennaio 1431, ormai in mano inglese, Giovanna d’Arco fu portata nella sua ultima prigione a Rouen, le vennero scagliate contro molte accuse, in particolare quella per eresia, che fece sì che fosse giudicata dal tribunale dell’ inquisizione con un processo farlocco. Sebbene detenuta in condizioni durissime e sottoposta a continui interrogatori non rinnegò mai le sue azioni e nel maggio del 1431 nella piazza di Rouen fu arsa viva.
Carlo VII non tentò di salvare Giovanna d’Arco e solo dopo la fine della guerra dei Cent’anni il processo di Giovanna d’Arco fu ritenuto nullo e col tempo fu considerata salvatrice della Francia.
Beatrice Gargiulo
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