L’outsider Tim Burton
di Federico Mangione
“Per me i mostri, le creature un po’ bizzarre, sono i personaggi più vicini alla realtà, e sono sempre quelli che suscitano più emozioni.”
Intervista al regista – Tim Burton: «I mostri della mia infanzia» | Liguria | cultura | Il Secolo XIX
Chi dice che i registi sono buoni per tutte le stagioni? In questa rubrica mensile delineerò dodici profili per dodici registi, assegnandone tre ad ogni stagione.
Il primo profilo invernale, per dicembre, è quello di Tim Burton.
BIO. Tim Burton nasce a Burbank il 25 agosto del 1958. A diciotto anni vince una borsa di studio con la Disney come animatore e nel 1979, dopo essere stato ufficialmente assunto, partecipa alla realizzazione del lungometraggio Red e Toby – nemiciamici. La sua insoddisfazione per la linea d’animazione a cui è costretto dalla major californiana, lo porta ad iniziare a realizzare dei cortometraggi propri, che la Disney accetta comunque di produrre e che riscuoteranno un buon successo di critica, prima della rottura momentanea che arriva nel 1984.
Il suo stile attira l’interesse di Paul Reubens, che lo propone alla Warner. Con la realizzazione del lungometraggio Pee-wee’s Big Adventure, ha inizio la fortunata carriera di Tim Burton.
STILE. Lo stile del regista californiano è estremamente peculiare, tanto da costringere la critica, nel corso degli anni, a coniare l’aggettivo burtoniano per identificarlo. Collocato nella cultura pop, ritroviamo in lui una commistione di generi derivati non solo dal cinema, ma dall’arte in generale. Andando dal punk al gotico, Burton rende le sue pellicole riconoscibili per il suo stile comunque surreale. I mostri sono protagonisti e l’elemento che più definirà il suo cinema è quello del personaggio dell’outsider, nato dall’emarginazione creata dal rapporto mostro-uomo.
Per quanto riguarda l’animazione, sviluppa la tecnica dello stop motion che consiste nel riprendere frame per frame tutta l’azione di veri pupazzi, che viene poi assemblata in modo da creare l’animazione.
IL FILM. La pellicola animata più famosa del regista è Nightmare before Christmas. Girata con la tecnica dello stop motion, racconta la storia di Jack Skeletron, un mostro di Halloween. Questi, un giorno, si imbatte nella città del Natale e, stanco di dover passare la sua vita a spaventare le persone, cerca di sostituirsi a Babbo Natale, rapendolo, per poter così essere lui a portare gioia ai bimbi. La missione ottiene pessimi risultati, con il Natale che rischia di scomparire a causa della paura che i regali di Jack provocano nei bambini. Alla fine il protagonista, resosi conto di non poter cambiare la sua natura, riesce a liberare Babbo Natale e a salvare la festa.
disegno di Alberto De Vito Piscicelli