“#siamoaititolidicoda”: lavoratori del cinema protestano in piazza, cosa è accaduto?
Migliaia di persone radunate a Roma, Torino e Palermo per fare luce sui problemi dell’industria cinematografica: “Il 60% delle produzioni è ferma”.
Martedì 4 giugno, si è tenuta a Roma la manifestazione “Siamo ai titoli di coda”, indetta dai lavoratori dell’audiovisivo per portare alla luce la situazione drammatica delle produzioni cinematografiche.
Migliaia di lavoratori del settore sono scesi in piazza dopo il blocco da parte del governo del Tax Credit e con il mancato decreto ministeriale per i fondi dei prodotti audiovisivi.
Il Tax Credit è un credito di imposta per la defiscalizzazione, il quale è fondamentale per i produttori di opere cine-audiovisive per sostenere le spese delle produzioni.
Secondo i professionisti presenti al sit-in, la situazione sarebbe tragica: “buona parte del comparto audiovisivo è fermo, circa il 60% dei lavoratori dichiara di essere disoccupato, in un momento in cui ci dovrebbe essere il picco occupazionale durante l’anno”. Sono queste le parole che Ciro Scognamiglio, uno dei promotori della protesta, ha rilasciato in un’intervista ad alanews.
Le numerose maestranze presenti alla manifestazione, hanno richiesto allo Stato un maggiore sostegno economico, in attesa che l’emergenza possa presto migliorare, e che le numerose questioni riguardanti il settore lasciate in sospeso, siano messe in evidenza e definitivamente risolte. I lavoratori del cinema infatti, in termini burocratici non sono totalmente tutelati, in quanto persiste la mancanza di un contratto nazionale regolare da ormai venticinque anni, la mancanza di diritti del lavoro, e di alcune problematiche riguardanti i contributi pensionistici.
Fortunatamente, la manifestazione ha dato modo agli organizzatori di ottenere un incontro al Ministero della Cultura con il dirigente di Gabinetto della Segreteria del Ministro, il dottor Stefano Lanna, che ha mostrato grande interesse nei confronti della loro causa, aprendo un dialogo per quanto riguarda i decreti attuativi, che ha sua detta richiedono però delle tempistiche tecniche indefinite. Successivamente il dottor Lanna li ha invitati a “fare pressione” sugli enti e i ministeri coinvolti nelle richieste.
La manifestazione del 27 giugno
Dopo il sit-in del 4 giugno, i lavoratori dello spettacolo si sono successivamente ritrovati nuovamente in piazza per una nuovo presidio statico al MAXXI di Roma.
In concomitanza con la premiazione dei Nastri d’Argento, gli organizzatori di #siamoaititolidicoda, sono saliti sul palco dell’evento per parlare a favore di tutti i lavoratori del cine-audiovisivo. A questo secondo incontro hanno inoltre aderito numerosi registi e attori premiati all’evento, tra cui Paola Cortellesi e il cast tecnico e artistico del film C’è ancora domani.
A sostenere la protesta ci sono state inoltre decine di associazioni nazionali come l’AIARSE (Associazione Italiana Aiuto Registi e Segretarie di Edizione), l’APAI (Associazione del Personale di Produzione Audiovisivo), l’AITR (Associazione Italiana Tecnici di Ripresa) e l’AITS (Associazione Italiana Tecnici del Suono).
Ilaria Perris
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