Giunti Odeon a Firenze: una libreria e un cinema che incantano
Situato nel rinascimentale Palazzo dello Strozzino, il Teatro Cinema Odeon è stato un punto culturale di grande riferimento nella città del giglio fin dal 1922, anno della sua inaugurazione.
Purtroppo, però, conosciamo bene la crisi mondiale che ha colpito il cinema in seguito all’avvento delle piattaforme streaming e successivamente dalla pandemia, la quale ci ha precluso per diverso tempo questa fondamentale usanza sociale e culturale.
Con la fine dei divieti di assembramento la situazione, però, non è migliorata molto — i cinema continuano a incassare sempre meno e resistono, più che altro, grazie a una specifica tipologia di film (come le produzioni Marvel) e a determinati e clamorosi blockbuster — ne è un esempio lampante il fenomeno Barbenheimer del 2023.
Questa crisi ha colpito anche luoghi che, per la loro importanza, ci sembrano immutati e immutabili nel tempo, estranei alla sua caducità. Il nostro Odeon ha chiuso i battenti nel 2022, esattamente cento anni dopo la sua inaugurazione, destando preoccupazione per ciò in cui si sarebbe potuto trasformare. Sono sempre più frequenti, infatti, i casi di riconversione di attività o palazzi storici — riconversioni che molto spesso cancellano l’anima e la storia di un luogo. È il caso, per esempio, di un altro splendido Odeon, quello di Milano: chiuso il primo agosto del 2023, diventerà l’ennesimo centro commerciale.
Eppure Giunti Odeon ha sorpreso tutti: dopo mesi di lavori di rinnovamento e restauro che hanno ridato luce agli splendidi interni Art Déco firmati Coppedè e Piacentini, il cinema ha riaperto accogliendo un altro ramo della cultura, quello della letteratura: la platea è stata sostituita da scaffali di libri che hanno reso ancora più incantevole questo luogo, mentre la galleria con le sue poltroncine color ocra, il palco e il grande schermo sono rimasti intatti e continueranno a svolgere il loro lavoro di sempre.
Sotto la direzione creativa di Gabriele Ametrano, Giunti Odeon è diventata una struttura polifunzionale che comprende anche un bistrot e spazi dedicati allo studio e che, inoltre, ospita incontri culturali, mostre d’arte, concerti.
A prova del fatto che conservare la memoria e promuovere la cultura è possibile. Parole d’ordine: rinnovarsi, migliorarsi, resistere.
Giulia Gennarelli
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