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Georgia e la legge Anti LGBTQ+: un passo indietro nei diritti umani

Martedì 17 settembre 2024  in Georgia, è stata scritta una pagina buia per i diritti umani.

Il parlamento ha approvato una legge che limita fortemente le libertà delle persone LGBTQ+, paragonando le relazioni omosessuali all’incesto e vietandone la rappresentazione in scuole e media.

Questa decisione, che rievoca leggi oppressive già viste in Russia, non è solo un attacco legislativo, ma una ferita aperta per migliaia di persone che chiedono solo di essere accettate per ciò che sono.

Cosa prevede la legge?

– Vieta la “propaganda” delle relazioni omosessuali, criminalizzando l’amore e l’identità di chi non si conforma alla norma.

– Annulla i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero, spezzando famiglie.

– Impedisce alle coppie omosessuali di adottare bambini, negando loro il diritto di costruirsi una vita insieme.

Approvata con 84 voti favorevoli grazie al boicottaggio dell’opposizione, la legge dovrà essere firmata dalla presidente Salome Zurabishvili, che potrebbe opporsi, anche se il parlamento ha il potere di farla comunque passare.

Le Reazioni e conseguenze

L’Unione Europea ha avvertito che questo potrebbe essere un passo indietro enorme per la Georgia, un paese che spera nell’integrazione europea. I diritti umani  sono stati calpestati nuovamente, senza esitazioni, con una freddezza che lascia attoniti. Martedì, il parlamento georgiano ha fatto un passo indietro di decenni, approvando una legge che tratta le relazioni omosessuali come una minaccia, paragonandole addirittura all’incesto. È come se la dignità e l’amore di migliaia di persone non valessero nulla.

In Georgia, il boicottaggio dell’opposizione ha lasciato campo libero a una maggioranza che non ha esitato un secondo. Intanto, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha già imposto sanzioni contro funzionari georgiani, condannando le violazioni dei diritti umani che si stanno verificando.

In questo clima di tensione, la Georgia si trova a un bivio: da una parte, un futuro incerto sotto l’ombra della repressione, dall’altra la possibilità di riscattarsi. E nel mentre la comunità LGBTQ+ continua a lottare, molte volte sola…

Arianna D’Angelo 

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Arianna D’Angelo

Arianna, classe ‘98. Mi piacciono le arti visive e musicali. Per me scrivere è esternare il mio mondo interno raccontando ciò che mi appassiona. L’Arianna del mito greco liberò Minosse con il suo filo e io con la mia scrittura libero il mio mondo e ve lo racconto.
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