Gaetano Pesce e l’installazione “Tu sì ‘na cosa grande”
Gaetano Pesce e l’installazione “Tu sì ‘na cosa grande” a Piazza Municipio, tra ironia e controversia Napoli, oggi, si trasforma in un palcoscenico d’arte contemporanea con l’inaugurazione di Tu sì’ na cosa grande, l’ultima opera dell’artista Gaetano Pesce, che si erge fiera in Piazza Municipio.
Alta ben 12 metri, questa mega installazione ha già attirato l’attenzione dei cittadini prima ancora di essere ufficialmente svelata. La sua inaugurazione ufficiale è prevista per le 18:45, ma la sua forma “particolare”.
Sostituendo la controversa Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto, l’opera è un abito gigantesco ispirato alla maschera di Pulcinella, accompagnato da due cuori rossi trafitti da una freccia. I cavi d’acciaio che sostengono la scultura sembrano quasi voler rassicurare i passanti: “Tranquilli, non crollerò!”
Nonostante l’opera di Gaetano Pesce non sia ancora stata inaugurata, già sui social si scatenano battute e meme. Lunga e forse volutamente ambigua, la grande installazione ha infuocato lo spirito degli internauti napoletani e non. Ma, prevedibilmente, è il popolo partenopeo ad aver creato il “caso Gaetano Pesce” sul web. L’ironia partenopea si fa sentire con commenti come “Spero solo che non ci siano bambini in giro!”.
È immancabile ma anche esilarante il commento, quasi corale, sulla forma fallica della scultura. I napoletani, notoriamente abili a ironizzare su tutto, hanno trovato modo di divertirsi, mentre la scultura si prepara a far discutere più della stagione calcistica degli azzurri di Conte. Ma l’importante è che si parli, no? In questi termini, la scultura è già un vero e virale successo: Napoli ha ufficialmente un nuovo luogo di pellegrinaggio dopo il murales di Maradona. Persino l’ex sindaco, Luigi De Magistris, non è stato in grado di trattenere l’umorismo sul suo profilo Facebook. Sul post che ritrae l’opera di Gaetano Pesce, l’ironico “Giggino” scrive: “Napoli cresce: da Pistoletto a Pesce”.
La curatrice dell’opera, Silvana Annicchiarico, sottolinea che Tu sì’ na cosa grande sintetizza i temi principali della poetica di Gaetano Pesce: il femminile inteso come lucchetto del cambiamento, l’estetica dello scarto e una forte ricerca dell’arte imperfetta. La scultura, realizzata con materiali contemporanei, intende omaggiare Napoli e riflette l’affetto dell’artista per la città, in parte grazie alle origini campane dei suoi nonni paterni. L’inaugurazione sarà accompagnata da una cornice performativa, interattiva: è prevista, infatti, una performance musicale con un’orchestra tutta al femminile che eseguirà il Boléro di Ravel. La scelta di una formazione di giovani donne, secondo Annicchiarico, rappresenta una nuova e potente energia in contrapposizione alla “stanchezza” degli uomini, rendendo l’evento un simbolo di rinascita e cambiamento.
Gaetano Pesce, scomparso solo sei mesi fa a New York, ha creato una sintesi perfetta dello spirito napoletano: Pulcinella con i suoi colori e la sua tradizione, i cuori accanto, sospesi nell’aria, che dialogano con il resto dell’opera con un linguaggio d’amore, vita, passione. Mentre i cuori brillano sotto il cielo di Napoli e i napoletani si preparano a celebrare l’arte in tutte le sue forme, c’è da sperare che Tu sì’ na cosa grande riesca a incanalare le energie vibranti di una città che non smette mai di sorprendere. E se un po’ di ironia è ciò di cui abbiamo bisogno, i napoletani sono sempre pronti a offrirla in abbondanza.
Sveva Di Palma