Onda Alta
Un’onda alta nella quale affogano i sogni.
“Sta arrivando sta arrivando l’onda alta, stiamo fermi, non si parla e non si salta” recitano le parole della canzone di D’Argen D’Amico, parole che ci colpiscono come uno tsunami, violento e inaspettato.
Siamo più dei salvagenti sulla barca, sta arrivando l’onda alta, non ci resta che pregare finché passa…
il 14 settembre del 2024 il pm ha chiesto sei anni di carcere per il Vicepremier e il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini con l’accusa di aver commesso ben due reati: sequestro di persona (di Migranti su una nave ONG) e rifiuto di atti d’ufficio per non aver indicato un porto sicuro di sbarco alla nave. Colpevole di aver abbandonato delle persone nell’oblìo della speranza di un futuro migliore, compresi i bambini che sono portatori sani di sogni.
Salvini si dichiara colpevole di aver protetto il paese, di aver difeso il suo paese, ma “difeso” da cosa, da chi? Dai portatori sani di sogni? Portatori vestiti di rosso, come Aylan, piccolo profugo siriano annegato nell’ottobre del 2015. Chissà…
Salvini si sente assolto, giuridicamente, ma la sua coscienza? Quella è assolta dai peccati?
Salvini nuota nel mare in estate e passeggia tra le sagre di paese mentre i portatori sani non riescono a nuotare in quelle acque gelide. I fondali marini sono affollati…
navigando navigando verso Malta, senza aver nuotato mai nell’acqua alta
D’Argen parla di attualità nella sua canzone e ci ricorda che si tratta di un racconto su “una guerra di cuscini un po’ pesanti”. Poco dopo Sanremo 2024 ha dichiarato: “La mia musica nasce dall’osservazione dell’attualità” e anche “da sempre si fa fatica a gestire le incognite che mettono a rischio il nostro futuro. Si affrontano solo questioni politiche limitandosi a una lettura statistica dei dati che riguardano l’ultimo semestre”.
Salvini nel libro Controvento scrive:
Per un caso analogo a quello Open Arms sono già stato assolto a Catania. “Non luogo a procedere” per aver rallentato lo sbarco di alcuni immigrati dalla nave Gregoretti. Per il Gup “il fatto non sussiste”.
Perfino i Pm avevano chiesto il non luogo a procedere. Era il Maggio 2021, ma le due vicende non sono in nessun modo legate fra loro e fra le molteplici si evince proprio il fattore di trattenuta sulla imbarcazione per giorni, perché qualcuno ha detto “NO, TU NO!” Come se una vita valesse più di un’altra.
In questo caso d’accusa e anche in altri contesti che vedono protagonisti la politica si tiene conto sempre e solo del lato giudiziario, amministrativo e chi più ne ha più ne metta, si lascia sempre alle spalle il fattore umano, il concetto di “persona” svanisce, diceva Hanna Arendt:
“la manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza, è la capacità di distinguere il giusto dall’ingiusto, il bello dal brutto. E ciò, davvero, può evitare la catastrofe, almeno per me stesso, nei rari momenti in cui le cose vanno a rotoli.”
E inoltre afferma che siamo liberi di scegliere di essere buoni e cattivi, ma anche di non nascondere e “dimenticare la nuda e potente brutalità dei fatti, delle cose come stanno realmente.”. Pertanto quando subentra, adesso, il fattore umano? Forse quando torneremo ad essere empatici, tutti, nessuno escluso.
Quando pensate a cosa è giusto e cosa è sbagliato, ricordate che siete esseri umani: empatizzate, pensate: “potrei essere io”. E se Salvini non ci pensa, fatelo voi.
Solo la verità ci renderà liberi. Tutta la verità – che è sempre orribile da ascoltare.
Hanna Arendt “La Banalità del male”
Sonia Giampaolo
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Illustrazione e didascalia di Sonia Giampaolo