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Un nuovo capitolo nella musica: emerge uno spartito inedito di Chopin

Un evento eccezionale nel mondo della musica classica: scoperto uno spartito inedito di Fryderyk Chopin, uno dei compositori più amati del Romanticismo.

Il ritrovamento può fornire indizi sullo sviluppo stilistico di Chopin, sui suoi metodi compositivi o su composizioni che non erano mai state completate o pubblicate in vita.

Robinson McClellan, curatore del polo museale della Morgan Library & Museum di New York City, mentre era impegnato nell’esaminare una collezione di cimeli – come riporta il New York Times – si è imbattuto in uno spartito firmato Chopin. L’articolo, catalogato con il numero 147, è stato ritrovato in uno dei caveau tesorieri dell’ente: contiene un valzer inedito in La minore, composto tra il 1830 e il 1835; comprende solo 48 battute, una ripresa per un totale di 80 secondi e un triplo forte, il che lo rende una delle composizioni più brevi del compositore polacco.

La sottoscrizione della conferma è avvenuta dal Prof. Jeffrey Kallberg, uno dei massimi studiosi di Chopin presso l’Università della Pennsylvania, attraverso lo studio della carta vergata e dell’inchiostro che ha constato il fatto esso non sia stato firmato direttamente dal compositore, bensì da un’altra persona, attualmente sconosciuta. “Abbiamo totale fiducia nella nostra conclusione”, ha detto McClellan. “Ora è il momento di renderlo disponibile, affinché il mondo possa dare un’occhiata e formare le proprie opinioni”.

Il pianista di punta Lang Lang, originario di Shenyang, ha suonato e registrato il valzer per il New York Times alla Steinway Hall di Manhattan: “Questa non è la composizione più complicata di Chopin”, ha aggiunto, “but it is one of the most authentic Chopin styles that you can imagine”.

Qui è possibile ascoltare la performance.

Antonietta Della Femina

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Photo credits Morgan Library & Museum

Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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