Cinema e StreamingPrimo Piano
Salute mentale, ansia e depressione: i film e le serie che affrontano il tema senza stereotipi
La salute mentale buca lo schermo. Ad oggi, si stima che il 44% degli italiani soffra di problemi psichici, soprattutto ansia e depressione.
Nonostante questo allarmante dato, meno del 40% di chi soffre di un disturbo mentale cerca attivamente aiuto, spesso a causa dello stigma e degli stereotipi che circondano la malattia mentale. Alcune serie TV e film fanno sentire meno soli, più compresi e accettati.
La rappresentazione della salute mentale è diventata un tema sempre più esplorato nel piccolo e nel grande schermo. Ecco una lista di alcune opere significative che affrontano il tema in modi diversi, offrendo prospettive emotive, realistiche e stimolanti.
Film
- A Beautiful Mind (2001) – Un dramma basato sulla vita del matematico John Nash (interpretato da Russell Crowe), che convive con la schizofrenia. Il film esplora il viaggio di Nash dalla sua giovinezza come studente brillante fino al successo accademico, ma soprattutto alla sua difficile convivenza con la schizofrenia paranoide. Nash inizia a sviluppare i sintomi della malattia mentre lavora a Princeton, dove interagisce con persone e situazioni che sono frutto delle sue allucinazioni. Il film illustra le difficoltà personali e professionali che ne derivano, mostrando l’impatto della malattia su Nash e su sua moglie.
- Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) – Racconta la vita in un ospedale psichiatrico e le dinamiche tra i pazienti e il personale medico. Interpretato da Jack Nicholson nel ruolo del carismatico e ribelle Randle Patrick McMurphy, il film ripercorre la storia di un uomo che, nel tentativo di evitare il carcere, simula un disturbo mentale per farsi ricoverare. McMurphy entra in conflitto con l’inflessibile infermiera Ratched, il simbolo di un sistema opprimente e autoritario, e che rappresenta la rigida e disumanizzante burocrazia dell’ospedale psichiatrico, dove i pazienti sono spesso trattati con metodi punitivi e standardizzati. McMurphy, al contrario, cerca di liberare i pazienti dalla loro sottomissione, dando loro speranza e un senso di indipendenza. Il film esplora temi di libertà, ribellione e dignità umana, e ha contribuito a stimolare riflessioni critiche sui trattamenti psichiatrici dell’epoca, come l’elettroshock e la lobotomia.
- Silver Linings Playbook (Il lato positivo) (2012) – Una storia di amore, bipolarismo e recovery, con due protagonisti che lottano contro problemi di salute mentale. La storia segue Pat – un ex insegnante che soffre di disturbo bipolare e che, dopo un periodo in un istituto psichiatrico, cerca di rimettere insieme la sua vita per riconquistare l’ex moglie – e Tiffany, una giovane vedova con problemi di depressione, anch’essa alla ricerca di un nuovo inizio. I due stringono un legame speciale che li porta a sostenersi a vicenda, anche attraverso la partecipazione a una competizione di ballo. Il film è una rappresentazione autentica dei disturbi mentali e mostra come il supporto reciproco sia una via verso la guarigione.
- Girl, Interrupted (Ragazze interrotte) (1999) – Basato su una storia vera, esplora la vita di una giovane donna in una clinica psichiatrica degli anni ’60 e il suo rapporto con altre pazienti. Il film è interpretato da Winona Ryder nel ruolo di Susanna Kaysen e da Angelina Jolie, che interpreta Lisa Rowe, una paziente sociopatica. La storia segue Susanna, una giovane donna che viene ricoverata in un istituto psichiatrico dopo un tentativo di suicidio e una diagnosi di disturbo borderline di personalità. Qui, stringe legami con altre pazienti, ognuna con un proprio percorso di sofferenza: dal disturbo alimentare di Daisy alla sociopatia di Lisa. Susanna viene attirata dal fascino anarchico di Lisa, ma al contempo inizia a riconoscere i pericoli di una vita senza controllo e responsabilità. Il film esplora in modo diretto la vulnerabilità mentale e il sistema sanitario, affrontando temi come il dolore, l’amicizia e la ricerca di identità. È diventata un’opera di culto e un simbolo della complessità dei disturbi mentali, rendendo omaggio a chi combatte per trovare un equilibrio tra indipendenza e auto-accettazione.
- The Perks of Being a Wallflower (Noi siamo infinito) (2012) – Esplora temi come depressione e traumi, narrando l’esperienza di un adolescente che cerca di trovare il suo posto nel mondo. La frase iconica del film, «Accettiamo l’amore che pensiamo di meritare», è diventata uno spunto di riflessione su autostima e relazioni.
- Joker (2019) – Mette in evidenza i problemi di isolamento e alienazione sociale legati alla salute mentale, tramite il personaggio di Arthur Fleck. Il film affronta temi come l’ineguale accesso alla salute mentale, la stigmatizzazione dei disturbi mentali e il modo in cui il contesto sociale può influire sulla psiche di una persona già fragile. La narrazione si snoda tra realtà e delirio, rendendo difficile capire cosa sia reale e cosa frutto della mente di Arthur, e mette in luce come la perdita di identità e il dolore possano trasformarsi in rabbia e violenza.
- To the bone (2017)– Ellen, una giovane artista, lotta contro l’anoressia all’interno di un centro di recupero. Vivrà un percorso tortuoso, irto di difficoltà, ma anche un viaggio alla scoperta di sé, alle origini delle sue fragilità.Il film esplora il complesso mondo dei disturbi alimentari con un approccio realistico, evidenziando l’impatto che hanno non solo sulla persona ma anche sui rapporti familiari e sociali. Il film affronta il tema con delicatezza, mettendo in evidenza il bisogno di empatia, supporto e di un trattamento personalizzato nella lotta contro i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
- Little Miss Sunshine (2006)– Racconta la storia degli Hoover, un gruppo di personaggi eccentrici e una particolarissima famiglia disfunzionale che attraversa gli Stati Uniti per portare la piccola Olive a un concorso di bellezza per bambini. È sia un dramma che una commedia, e affronta in modo delicato temi come l’adolescenza, la depressione e il suicidio. Una famiglia incasinata e imperfetta, ma profondamente unita.
Serie TV
- BoJack Horseman – La serie animata esplora in modo sincero il tema della depressione, delle dipendenze e del ciclo di autocommiserazione, tramite il protagonista BoJack, un cavallo antropomorfo. Con il suo cinismo i monologhi sinceri, la fama e il successo diventano uno specchio per le allodole se dentro siamo soli e infelici.
- 13 Reasons Why (Tredici) – Tratta il tema del suicidio adolescenziale, il bullismo e la depressione esplorando il dolore e le sue conseguenze. La trama ruota attorno a Hannah, una giovane studentessa che si suicida dopo aver subito ripetute esperienze traumatiche e di isolamento. Prima di farlo, registra una serie di cassette audio in cui spiega le tredici ragioni che l’hanno portata a prendere questa drammatica decisione. Ogni cassetta è indirizzata a un compagno di scuola specifico che ha avuto un ruolo nei suoi tormenti, rivelando le dinamiche del bullismo e le conseguenze delle azioni, anche quelle apparentemente innocue.
- Euphoria – La serie esplora problemi legati alla salute mentale, abuso di sostanze e traumi giovanili, seguendo la vita dei suoi giovani protagonisti.
- This Is Us – Racconta i traumi di una famiglia in diversi momenti della vita, toccando ansia, depressione e lutto.
- The Queen’s Gambit (La regina degli scacchi) – Oltre al tema degli scacchi, affronta il tema della dipendenza e la lotta con il trauma personale. La serie esplora non solo l’ascesa della protagonista, Beth, nel mondo competitivo degli scacchi, ma anche le sue lotte con la dipendenza da alcol e farmaci, che riflettono il suo tumultuoso passato e le pressioni della vita da giovane prodigio. Le relazioni di Beth con vari personaggi, tra cui la sua madre adottiva e altri giocatori di scacchi, sono centrali per il suo sviluppo e la sua crescita. Attraverso la sua narrazione, la serie affronta la genialità, la solitudine, l’autodisciplina e il ruolo delle donne in un campo tradizionalmente dominato dagli uomini.
- After Life – Con Ricky Gervais, esplora la depressione e il lutto con toni sia drammatici che comici, raccontando la vita di un uomo che cerca un senso dopo la perdita della moglie.
- Maniac – Una miniserie psichedelica che esplora il concetto di terapia sperimentale per il trattamento di traumi e ansia. La storia segue due protagonisti, Annie e Owen, che si incontrano in un centro di ricerca per la salute mentale. Entrambi stanno affrontando le proprie battaglie personali: Annie è tormentata dal suo passato e dalla sua vita familiare disfunzionale, mentre Owen lotta con un disturbo mentale che lo porta a sentirsi alienato e incompreso. Entrambi decidono di partecipare a un esperimento farmaceutico innovativo, condotto da un misterioso scienziato che promette di risolvere i loro problemi senza effetti collaterali. L’esperimento, però, si rivela molto più complesso del previsto e coinvolge una serie di viaggi onirici attraverso diverse dimensioni e realtà alternative. Durante queste esperienze surreali, Annie e Owen affrontano le loro paure, desideri e traumi, mentre si sviluppa un legame profondo tra di loro. La serie affronta temi come la salute mentale, l’ansia, la dipendenza e l’identità, offrendo una riflessione profonda sulle sfide moderne e sulla connessione umana.
- Modern love – Ogni episodio della serie è una storia a sé stante, caratterizzata da un cast e una trama unici, ma tutti i racconti ruotano attorno a temi universali come l’amore, la perdita, la connessione e la vulnerabilità. La serie affronta una vasta gamma di relazioni, inclusi amori romantici, amicizie, famiglie e legami tra generazioni, mettendo in evidenza le sfide e le gioie che accompagnano ogni forma di amore. Alcuni episodi affrontano tematiche legate alla salute mentale, come la depressione e l’ansia, mostrando come questi aspetti possano influenzare le relazioni interpersonali.
- The Bear – Carmy, mentre cerca di gestire il caotico ristorante ereditato dopo il suicidio del fratello, è costretto ad affrontare l’ansia e i suoi demoni interiori, la difficoltà di chiedere aiuto, il senso di fallimento e lo stress da lavoro correlato.
- Someone, somewhere (D’ici et d’ailleurs) – È il racconto due vite parallele e di due studi di due terapeuti, ma anche delle crisi del ciclo di vita, della solitudine delle grandi città e dell’amore all’epoca di Tinder. È una narrazione di depressione, ansia e la sensazione di chi si sente perso.
- Tutto chiede salvezza – Una serie tutta italiana chi affronta con grande onestà il tema della salute mentale, degli ospedali psichiatrici e dei microcosmi che creano i pazienti al loro interno. I protagonisti sono fragili ma anche tanto profondi, empatici e capaci di aiutarsi nel processo di guarigione, che ha come spinta motrice la cura più potente: le relazioni umane.
Documentari
- The Mind, Explained – Una docuserie di Netflix che esplora diversi aspetti della mente, tra cui ansia, depressione e meditazione.
- Stutz (2022) – Diretto da Jonah Hill, esplora la terapia e i consigli terapeutici del famoso psichiatra Phil Stutz.
- Unrest – Un documentario su una paziente con encefalomielite mialgica, che racconta le difficoltà della vita con una malattia cronica invisibile.
- Letters from Generation Rx – Un documentario che esplora la relazione tra psicofarmaci e salute mentale nelle giovani generazioni.
Ho dimenticato qualche titolo? Molto probabile.
Ma queste opere, importantissime per combattere lo stigma sulla salute mentale, ne rappresentano i vari aspetti, dalla depressione e ansia ai traumi e dipendenze, offrendo riflessioni profonde e spunti di empatia.
Elisabetta Carbone
Leggi anche: Le 10 migliori serie da vedere durante l’adolescenza