Paestum si svela: “Paestum: dalla città romana a oggi”, inaugurata al Museo Archeologico
Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, parte dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, si è arricchito di una nuova area espositiva, denominata “Paestum: dalla città romana a oggi”, dedicata alla memoria dell’archeologo e funzionario italiano Mario Torelli.
Un nuovo allestimento che offre ai visitatori un viaggio nel tempo tra reperti, incisioni e acquerelli inediti, ripercorrendo la storia della colonia latina dalle origini fino alla sua riscoperta durante il XVIII secolo.
La sezione, aperta al pubblico dal 16 novembre, vede protagonista la vita di Paestum: vecchie e nuove forme della religiosità, spazi pubblici e privati. Inaugurata al Museo Archeologico Nazionale di Paestum la nuova sezione “Paestum: dalla città romana a oggi”, nell’ambito del progetto di valorizzazione e ampliamento del percorso di visita dedicato alla fase romana del sito archeologico.
Un nuovo percorso espositivo attraverso il quale viaggiare nel tempo, tra passato e presente: la ricchezza e la complessità di una delle più straordinarie città antiche del Mediterraneo ogni giorno diviene sempre più fruibile.
Durante la presentazione in mondo visione della nuova area museale, Tiziana D’Angelo, direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia ha dichiarato: “Questa è una sezione che ci accompagna in un viaggio che prende avvio nel III secolo a.C. quando Paestum diventa una colonia latina (…) fino a raggiungere la riscoperta del sito nel corso del ‘700 e dell’ 800”.
Lo spazio espositivo è all’insegna dell’accessibilità con la presenza di testi chiari, un percorso intuitivo e fruibile da tutti: “Questo è uno dei punti chiave per la nostra idea di museo. – ha dichiarato Massimo Osanna, direttore generale Musei – “Si riapre una sezione che aveva creato Mario Torelli, il maestro degli archeologi italiani”.
Un allestimento frutto di un grande lavoro di collaborazione tra professionisti e studiosi: “Un museo concepito quasi fosse uno scavo stratigrafico. (…) Questo nuovo allestimento contiene numerose novità, a partire da reperti che sono stati recuperati attraverso una ricognizione molto attenta dei materiali conservati all’interno dei nostri depositi, fino invece a oggetti che provengono da scavi recenti o ancora in corso” conclude Tiziana D’Angelo.
Antonietta Della Femina
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Photo credits Parco Archeologico