Arte & CulturaPrimo Piano

Tre classici italiani da leggere o rileggere per Natale

Il Natale ha da sempre affascinato tutti, tra i quali anche poeti ed intellettuali italiani.

La letteratura italiana è ricca di componimenti ed opere dedicate al Natale e che incarnano lo spirito di chi le ha scritte.

Ecco alcune opere letterarie italiane da leggere o rileggere in occasione del Natale, ma anche possibili libri da regalare in occasione di tale festività, al di là di ogni credenza.

Il celebre poeta Alessandro Manzoni, scrisse un’opera basata proprio sul Natale. Il componimento s’intitola appunto, Natale; si tratta del terzo degli Inni Sacri, scritti tra il 1812 e il 1822. Il testo rappresenta una vera e propria innovazione per il tempo, caratterizzato da un ritmo fortemente fonosillabico; centrale all’interno dell’opera è il tema della Provvidenza, in riferimento alla quale, Alessandro Manzoni rimarca l’unica possibilità che l’uomo ha per sopravvivere serenamente, ossia sottostare alle leggi Divine.

Il Natale non è necessariamente sinonimo di allegria per tutti; per qualcuno infatti tale festività riporta alla mente brutti ricordi, persone che non sono più tra noi, eventi del passato e tanto altro ancora. A tal proposito, come non citare un’opera di un poeta contemporaneo molto conosciuto.

Si tratta di Giuseppe Ungaretti che scelse di dedicare un’opera al Natale, ricollegandosi alle caratteristiche del Simbolismo italiano, corrente letteraria cui apparteneva. Natale è un componimento di Giuseppe Ungaretti, uscito all’interno di Porto sepolto del 1916 e poi confluito, insieme ai componimenti di Allegria di naufragi nella raccolta L’allegria.

La lirica Natale venne composta da Giuseppe Ungaretti il 26 dicembre del 1916, ad un anno dall’entrata in guerra dell’Italia. Il poeta stesso aveva conosciuto gli orrori del conflitto, risentendone molto sia fisicamente che psicologicamente. Ungaretti, a Napoli ospite di alcuni amici, proprio in vista del Natale, vive un momento di pausa; tuttavia, il poeta non riesce ad immergersi nella quotidianità, non vive una vita normale, poiché la sua mente è offuscata dai pensieri relativi agli orrori della guerra. Quella sofferenza lo soffoca, tanto che Ungaretti avverte il bisogno di stare momentaneamente solo con se stesso, senza coscienza di esistere e senza coscienza del dolore, perché sa che dovrà tornare a combattere. Egli osserva i giochi delle fiamme e le giravolte del fumo cercando di non pensare almeno per un attimo alla guerra e alle trincee.

Il poeta è stanco e chiede di essere lasciato solo, dimenticato, ad osservare la fiamma nel camino, cercando di liberarsi dell’immensa stanchezza della vita.

È costante l’interesse e il fascino che il Natale esercita anche su scrittori contemporanei, che si discostano dall’ambito religioso concentrando la propria attenzione sui vari aspetti del Natale inteso come festività “commerciale”; tra questi anche Italo Calvino, che ha scritto i versi de I Figli di Babbo Natale, racconto di chiusura della raccolta Marcovaldo ovvero Le stagioni in città, pubblicata da nel novembre del 1963. Qui, Marcovaldo deve improvvisarsi improbabile Babbo Natale per conto della Sbav, la società per cui lavora, e distribuire regali in città; insieme a lui c’è Michelino, il figlio piccolo, che lo accompagna col desiderio trovare un bambino povero e fargli un regalo.

La tematica affrontata, la contrapposizione tra le freddezza del progresso e l’anima, il cuore, della tradizione è gestita in maniera meravigliosa, niente scene toccanti o costruite ad hoc ma tutte contraddistinte da tanto divertimento.

«Non c’è epoca dellanno più gentile e buona, per il mondo dellindustria e del commercio che il Natale e le settimane precedenti».

Questa è solo una piccola “lista” di autori che hanno scritto del Natale, ma ovviamente tanti altri intellettuali hanno in epoche diverse e a proprio modo, espresso il loro pensiero sul Natale e la natività. La geografia della poesia non conosce confini, lingue. E, l’Italia, la terra di Dante Alighieri, ha donato non poche voci poetiche sul Natale. Basterebbe sfogliare un qualsiasi libro di antologia letteraria per rendersene conto.

Gerardina Di Massa

Leggi anche: Sei poesie di Natale

Gerardina Di Massa

Gerardina Di Massa, sono nata ad Ischia e studio lettere e filosofia. Sono da sempre appassionata alla scrittura e anche alla lettura. Giornalista pubblicista, appassionata di politica e letteratura, “divoratrice di libri”, amo leggerne sempre di nuovi, senza stancarmi mai. Mi piace la scrittura in tutti gli ambiti, che si tratti di cultura o di arte, di argomenti letterari o di storia. Ogni cosa, ogni argomento può e deve insegnare qualcosa.
Back to top button