The Sip Project, la biologia marina raccontata con carte collezionabili: intervista al co-fondatore Manuel Sansone
The Sip Project è un progetto di divulgazione scientifica che vede coinvolti naturalisti e biologi, alcuni dei quali illustratori.
Sono indispensabili ciascuno dei ruoli per la sua realizzazione e per approfondirlo ho avuto l’occasione di intervistare uno dei membri, Manuel Sansone, che al meglio ha chiarito obiettivi e aspettative del progetto.
The Sip Project è un’iniziativa stimolante che, attraverso carte collezionabili, ci avvicina al mondo della biologia marina.
Con un totale di trenta carte, ognuna di queste racconterà una tematica riguardante il mare: un fenomeno, un adattamento o un’interazione con l’uomo. Grazie al lavoro svolto da illustratori – ideatori delle raffigurazioni presenti sul fronte della carta – e da biologi, esperti che forniscono spiegazioni in merito presenti nel retro della stessa, il The Sip Project risulta un simpatico modo per lanciare un importante messaggio educativo e ambientale.
In merito a quest’iniziativa ho intervistato Manuel Sansone, socio fondatore del progetto The Sip.
Qual è l’obiettivo principale del progetto?
«L’obiettivo principale del progetto è sicuramente aumentare la consapevolezza per quanto riguarda l’importanza sugli ambienti marini e la curiosità sugli animali marini, ma soprattutto perché crediamo che la conoscenza sia il primo passo per proteggere un’eco-sistema così delicato e abbiamo fatto questo attraverso un deck di carte. Quindi, abbiamo trovato un metodo particolare per poter incuriosire bambini e ragazzi a temi che molto spesso non vengono trattati».
Come nasce l’idea del progetto?
«L’idea del progetto è nata durante una campagna di divulgazione fatta a bordo di una nave, durante ciò creai insieme ad un’artista una carta celebrativa. Ci piacque tanto e così, mi venne l’idea insieme al mio collega di creare questo set prettamente educativo e divulgativo».
Chi è stato l’ideatore e quali sono i profili che ne costituiscono i membri?
«I due ideatori e fondatori siamo io, Manuel Sansone, e Giuliano Giacobelli entrambi comunicatori scientifici. Oltre gli illustratori, tutti i testi verranno revisionati da biologi, biologi marini, naturalisti e biologi evoluzionistici. Quindi, c’è un controllo sulla qualità che produrremo».
Come mai avete pensato di rendere il “gioco” come valido canale di trasmissione?
«Questo set non prevede un “gioco” in sé ma le carte sono puramente collezionabili ed ha uno scopo prettamente educativo basato sul concetto delle flash cards: dove sul fronte c’è un’illustrazione che dovrebbe portare alla mente un tema in particolare e sul retro, invece, una breve descrizione di quella tematica. Lo si deve immaginare come fosse un compendio di biologia marina, è stata portato avanti l’idea di creare un mazzo di carte perché sembravano più fruibili e tascabili e quindi che possono essere più facilmente condivise e discusse».
Infine, cosa vi aspettate da questo progetto?
«L’idea è quella di riuscire a finanziare questa campagna per creare espansioni, altri set di carte dedicati anche ad un ambiente in particolare, che sia proprio il nostro Mar Mediterraneo, oppure focalizzarci su altri aspetti più dettagliati come gli abissi o qualche regione in particolare. Non escludiamo l’idea di creare in futuro anche un libro illustrato».
In conclusione con quest’intervista ho voluto far spazio ad un progetto importante che coinvolge giovani ragazzi, i quali spinti da curiosità e passione trasmettono il loro sapere in modo semplice e costruttivo.
Qui, il link per la pagina Instagram del The Sip Project.
Alessandra Lima
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Immagine di copertina: illustrazione di Alice Gallosi