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Io sono te: il gioco da tavolo che avvicina le persone e rafforza i legami

In un’epoca in cui la comunicazione è spesso superficiale e veloce, Io sono te si distingue per essere un gioco che invita a riscoprire il valore delle relazioni autentiche.

Non ci sono vincitori o punteggi, l’unico scopo di Io sono te è favorire conversazioni tra i partecipanti affinché si possano conoscere meglio e si possano instaurare legami più sinceri.

“Viviamo nell’epoca della condivisione, delle reti social, della connessione digitale ultrarapida tra persone da una parte all’altra del mondo. Eppure i dati dicono che non siamo mai stati così isolati, depressi, soli. Soprattutto tra i giovani. Questa è una crisi globale che possiamo sentire anche sulla nostra pelle. Se non si tratta di noi stessi in prima persona, tutti noi abbiamo conoscenti, amici o familiari che stanno lottando con problemi come la depressione e la solitudine”.

Con questo piccolo spaccato di realtà gli ideatori del gioco presentano Io sono te, il gioco che si é posto di rivoluzionare le conversazioni affinché i giocatori possano parlare di sé e aprirsi al mondo; tre livelli di domande: nel primo sulle carte vi sono quesiti che riguardano la nostra immagine e i nostri modi di fare, per scoprire come ci vedono le altre persone; nel secondo vi sono domande che ci fanno esprimere i nostri sentimenti (il livello secondo ha la denominazione di “esporsi”); l’ultimo livello è composto da domande grazie alle quali ci viene offerta la possibilità di parlare dei nostri desideri.

Gli ideatori del gioco hanno creato questi livelli per permettere ai giocatori di creare l’occasione giusta per entrare in contatto con il prossimo, amico, sconosciuto o familiare che sia: “Nella vita di tutti i giorni non ci diciamo mai cose come queste, e così finiamo per non dircele tutta la vita”. Io sono te è uno spazio sicuro, favorito dalla rottura graduale della barriera del superficiale: si offre ai giocatori l’opportunità di riscoprire il contatto umano attraverso le parole non dette, le parole troppo spesso taciute.

“Io sono te è nato nel 2020, in piena pandemia. Una sera a cena con mio papà. Lui mi ha proposto di giocare al “Questionario di Proust”, una semplice lista di domande personali per conoscersi meglio che facevano alle feste già due secoli fa. Quella sera io e mio padre ci siamo detti cose che non c’eravamo mai detti. Ci siamo commossi e ci siamo abbracciati. E così durante la notte ho pensato: ma davvero basta un gioco per creare un momento come questo?

Qui il video dimostrativo.

Il gioco è disponibile in diverse edizioni: In famiglia, Per bimbi grandi e piccoli e Per chi si ama; varianti adatte a ogni situazione e a ogni tipo di rapporto.
Per acquistare il gioco è possibile consultare il sito ufficiale.

Antonietta Della Femina

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Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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