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Filosofia: come studiarla? Alcuni consigli utili

Studiare la filosofia non è facile e invogliare i ragazzi a farlo è ancora più complicato.

I professori suggeriscono alcuni metodi che possono aiutare i ragazzi nello studio della filosofia, che a volte sembra una montagna insormontabile.

Ricordiamo che lo scopo della filosofia è quello di dare all’uomo le risposte che cerca, o almeno provarci. Dare risposta ai dubbi esistenziali che da sempre attanagliano l’esistenza degli uomini, oscillando tra i sentimenti che caratterizzano la quotidianità.

Fare filosofia a livello accademico non significa solo apprendere il pensiero dei filosofi passati, ma anche sviluppare metodi solidi per porsi queste domande e rispondere.

Come approcciarsi alla filosofia? Alcuni consigli utili

Il primo consiglio può essere quello di schematizzare; può sembrare banale ma non lo è. Creare uno schema aiuta a fissare i concetti in mente, come ad esempio la biografia di un filosofo e il relativo pensiero. È importante organizzare un’esposizione sintetica ma coerente, utilissime nel percorso di apprendimento della materia. 

Ovviamente è opportuno sottolineare che la filosofia è una materia che non si può studiare a memoria, ma è qualcosa che va interiorizzato.

Quando si studia la filosofia, è opportuno ricordare che tale disciplina affonda le proprie radici nell’antichità, ma che permea fortemente il pensiero e la cultura contemporanei. Ecco perché studiarla è così importante. Attraverso il pensiero dei filosofi antichi ed anche moderni, si possono comprendere molti aspetti della vita, dare un senso a ciò che si fa, alle proprie azioni.

Il secondo consiglio per un approccio più semplice allo studio della filosofia è quello di porsi continuamente delle domande. Si tratta di una materia umanistica, che nasce dalla meraviglia e dalla curiosità e quindi il dubbio è alla base dello studio e dev’essere una spinta a capire quanto si legge.

Può essere utile creare dei collegamenti e delle argomentazioni che possano aiutare ad esporre il concetto studiato. I dubbi e le domande aiutano a capire meglio il percorso tramite il quale un determinato filosofo è giunto a quella conclusione. Ricordiamo che in ambito filosofico non si tratta di ipotesi, ma di teorie ben radicate, riferite ad aspetti concreti della realtà, perfettamente contestualizzabili e quindi da interiorizzare.

Nello studio della filosofia, un ruolo importante è rivestito dagli insegnanti, che devono spronare i ragazzi affinché possano studiare bene la materia.

Qualunque sia l’argomento o la classe di insegnamento è sempre possibile, per il docente, iniziare la lezione invitando gli studenti a partire dal proprio pensiero o dal proprio vissuto personale. In questo caso però non si parla di “accumulo di nozioni ai fini di un esame”, lo studente non deve studiare solo per l’esito dell’esame. Deve farlo per se stesso.

Così come nel caso della filosofia, intesa come “Conoscenza”, risorsa indispensabile ad ulteriori indagini, a scoprire, a imparare più cose. Spesso è stata trattata come fine a se stessa, e allora il fine diventa accumularla e l’esibirla quando ce n’è bisogno. Questo ideale statico, di nozioni in frigorifero, è ostile allo sviluppo dell’educazione. Non solo lascia inutilizzate delle occasioni di pensare, ma impaluda il pensiero e non serve.

Per questo l’insegnante dev’essere una persona appassionata, che insegnerà la materia con dedizione; l’approccio giusto allo studio ha il pregio di far emergere, nel contesto della lezione, un aspetto che molto spesso è del tutto negletto, quando non è addirittura negato e conculcato, ossia il significato di quanto si studia.

Solo chiarendo il significato di ciò che è insegnato e di ciò che deve essere studiato si consente al discente di comprendere, nel miglior modo possibile, il valore, il limite e l’importanza di quanto è preso in considerazione dall’insegnamento scolastico. Dunque, in questo contesto, si può affermare che lo studio della filosofia viene intesa pragmaticamente, per i fini che permette di realizzare: conoscere quello che si è pensato nelle varie epoche; imparare a pensare confrontandosi con questi diversi stili di pensiero; mantenere un certo distacco critico grazie a tali confronti.

Al di là dei consigli di studio per rendere la filosofia meno noiosa, sono essenzialmente tre i concetti da fissare quando ci si approccia alla disciplina in questione:

  1. I classici, vanno sempre studiati, fin dal primo anno, con relativi approfondimenti;
  2. La struttura generale deve essere quella degli ambiti, cioè delle filosofie di…”, definite dalla loro stessa natura;
  3. In alcuni ambiti, è possibile procedere in modo storico.

Tenendo conto di questi tre aspetti, si può studiare in modo chiaro e probabilmente meno mnemonico, ricordando che la filosofia non si studia a memoria, ma interiorizzandola, passo dopo passo; così facendo, ogni nozione risulterà collegata all’altra, precedente o successiva che sia.

Una cosa importante da tenere a mente è che, soprattutto alle superiori, i ragazzi dovranno familiarizzare con una nuova materia e dunque il primo approccio è quello fondamentale. Da quello si decide tutto.

Il discorso scolastico crea un distinguo tra la filosofia scolastica e quella accademica in senso stretto, ossia la facoltà universitaria.

I consigli dati sono utili nel caso in cui si studi la filosofia a scuola e qualora si avesse bisogno di un consiglio per fare “amicizia” con la materia, che troppo spesso è odiata dagli studenti (solo perché non la conoscono bene o poiché non gli è stata spiegata nel modo giusto).

Gerardina Di Massa

Leggi anche: Perché studiare filosofia?

Gerardina Di Massa

Gerardina Di Massa, sono nata ad Ischia e studio lettere e filosofia. Sono da sempre appassionata alla scrittura e anche alla lettura. Giornalista pubblicista, appassionata di politica e letteratura, “divoratrice di libri”, amo leggerne sempre di nuovi, senza stancarmi mai. Mi piace la scrittura in tutti gli ambiti, che si tratti di cultura o di arte, di argomenti letterari o di storia. Ogni cosa, ogni argomento può e deve insegnare qualcosa.
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