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Accontentarsi delle briciole d’amore: il breadcrumbing

Come Hänsel e Gretel seguono briciole di pane, così a volte ci troviamo a raccogliere briciole d’amore.

Perché ci accontentiamo?

Due proverbi – che condivido poco – ci ricordano che è meglio poco di niente e che chi si accontenta gode. Ma la saggezza popolare non vale in amore, soprattutto quando parliamo di breadcrumbing.

Questo termine deriva dal sostantivo inglese breadcrumbs, che indica i piccoli pezzi di pane secco che spesso invadono le nostre cucine.

In amore è l’atto di seminare delle “briciole di pane” per adescare un partner, di attirarne e mantenerne alta l’attenzione ma senza mai investire davvero nel rapporto, non volendosi impegnare.

Il termine richiama la metafora del seguire la scia di briciole di pane lasciata da qualcuno per segnare un percorso, come nella fiaba di Hänsel e Gretel dei fratelli Grimm: allo stesso modo, le “briciole d’amore” sono dei piccoli indizi o segni di interesse, come messaggini occasionali, flirt superficiali o inviti sporadici ad uscire, ma senza un impegno reale o un investimento emotivo significativo.

Queste piccole e sporadiche briciole d’amore vengono seminate con una frequenza sufficiente a far sì che i destinatari non perdano interesse ma non abbastanza frequentemente per far sì che si sviluppi una relazione vera e propria.

PERCHÉ CI ACCONTENTIAMO DELLE BRICIOLE?

Perché il breadcrumbing è una sottile tattica di manipolazione relazionale in cui il breadcrumber mostra amore, affetto e interesse (anche sessuale) all’inizio della frequentazione, spesso fingendosi affascinante, flirtante e attraente ma, alla fine, il tutto evolve in atteggiamenti piuttosto incongruenti, caratterizzati dalla mancanza di impegno e dall’evitamento delle interazioni.

I comportamenti che vanno a costituire il fenomeno del breadcrumbing sono tutti di natura relazionale – come evitare il confronto e l’impegno, accampare scuse o mostrare un comportamento ambiguo – generando una relazione unilaterale.

È quindi un vero e proprio comportamento manipolatorio che può sfociare nella violenza psicologica o addirittura nel fenomeno del gaslighting: il manipolatore non si assume la responsabilità delle proprie azioni, negando gli impegni presi e incolpando il partner per il fallimento della relazione; oppure non rivela le proprie reali intenzioni verso la coppia e rimane nella relazione per far sentire il partner insicuro di sé.

LE APP DI INCONTRI

Il breadcrumbing ha guadagnato attenzione e spazio mediatico nella cultura di massa grazie alla sua rilevanza nelle dinamiche relazionali, ed è stato oggetto di discussione in articoli, blog e programmi televisivi in quanto descrive un’esperienza comune a molte persone nelle relazioni di oggi.

Questo comportamento è spesso collegato all’utilizzo di siti e app di incontri online e a un maggior numero di relazioni a breve termine.

I breadcrumbers non smettono di messaggiare e di mettere like ai contenuti social, di essere in qualche modo “presenti” nella vita della persona, ma la relazione non progredisce mai: infatti, il breadcrumber non vuole lasciar andare l’ipotetico partner, tenendolo in attesa e sul filo del rasoio, agendo una dinamica sociale per cui non c’è una vera attrazione verso l’altro, ma solo l’interesse di rimanere rilevante e attraente per qualcuno.

Sul versante della comunicazione, l’emittente invia dei segnali contrastanti, oscillando tra il love bombing e la freddezza emotiva, creando confusione nella mente del ricevente: il manipolatore, quindi, agisce una tattica sottile per adescare la vittima solo per ottenere potere e controllo su di essa.

Il breadcrumbing è a tutti gli effetti una tecnica di comunicazione manipolatoria per influenzare, alterare e modellare la relazione con l’altro.

GLI STRUMENTI PER SBRICIOLARE L’AMORE

Lo strumento principe di questa sottile forma di manipolazione è il cosiddetto silent treatment, il “trattamento del silenzio”, con cui il manipolatore ignora o diventa silenzioso, agendo in modo passivo alle richieste dell’altro nell’ottica di istigare un comportamento o interromperlo, ma senza usare il linguaggio verbale.

L’evitamento del confronto consente di sorvolare su tutte le questioni relazionali che riguardano la crescita della coppia (come conversazioni difficili, prendere decisioni per il futuro, rivelare lo scopo della relazione e così via): sottrarsi al confronto è un modo di mostrare potere e controllo sulla relazione, dato che essa funzionerà alle condizioni del manipolatore. Chi invece il confronto lo vorrebbe, ossia la vittima, sperimenta ansia, sensi di colpa e pensieri ruminanti sulla questione mai affrontata. Lo svilimento e la svalutazione vissuti portano inevitabilmente al sentirsi inibiti nella comunicazione, evitando così a sua volta il conflitto e generando un circolo vizioso.

Altri tipi di tattiche di comunicazione sono le menzogne, la diffusione di responsabilità, la negazione, l’incolpare l’altro di essere possessivo, la minaccia e l’inganno.

UNA GRANDE SOFFERENZA

Se si è alla ricerca di un legame autentico il breadcrumbing è esasperante, dato che viene vissuto come una perdita di tempo e genera un senso di falsità in un rapporto che esiste solo nella mente della vittima.

Chi riceve questo trattamento fatto di segnali contrastanti, prima o poi si rende conto che l’interesse è altalenante e pretestuoso: la mancanza di chiarezza e impegno nelle azioni dell’autore di breadcrumbing può creare un ambiente emotivamente incerto e destabilizzante. Fare questo tipo di esperienza è infatti associato a sentimenti di impotenza e dubbi su di sé, alla diminuzione dell’autostima, all’esperienza di solitudine ed è anche correlato ad una minore soddisfazione nei confronti della vita e a difficoltà nello sviluppo di relazioni.

Uno degli aspetti più rilevanti è proprio quello dell’impatto sulle relazioni future, dato che questa esperienza favorisce dubbi emotivi e limita la possibilità di fidarsi di altri partner romantici, generando ansia, insicurezza, timore dell’abbandono, difficoltà ad aprirsi emotivamente, timore di non essere apprezzati e via dicendo, tutti aspetti che portano a mettere in dubbio le proprie scelte relazionali.

Ne derivano dei disturbi emotivi che nascono dalla paura di ripetere lo stesso errore, che sfociano nell’intorpidimento delle emozioni, nella ruminazione, nella frustrazione e nella gelosia eccessiva: queste emozioni, se vissute a lungo, sono in grado di compromettere sia la salute fisica che il benessere mentale, sfociando in disturbi psicosomatici di tipo ansioso-depressivo.

PERCHÉ SI ACCETTANO LE BRICIOLE?

Le ragioni per cui ci si adegua al breadcrumbing sono la speranza e la fiducia verso il futuro della relazione, l’anticipazione del contraccambio, il sentirsi in colpa per non aver rischiato, la mancanza di confini personali sani, la presenza di bisogni emotivi, sessuali e di attenzione insoddisfatti e la necessità di una gratificazione a breve termine.

Sembra anche che l’uso dei social media e delle app di dating online come unico modo per conoscere potenziali partner sia correlato positivamente con questo fenomeno.

COME USCIRNE

Non è semplice: bisogna andare oltre le belle parole, le buone intenzioni, la paura di ferire l’altro e pensare che alla fine meritiamo di più. Elemosinare l’amore, accontentarsi delle briciole, accettare e tollerare gesti che ci fanno soffrire… non è amarsi. Accontentarsi non è amore.

Elisabetta Carbone

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Elisabetta Carbone

Sono Elisabetta Carbone, classe ’93, milanese di nascita ma cittadina del mondo. Mi sono diplomata al conservatorio per scoprire che volevo laurearmi in storia. Mi sono laureata in storia per scoprire che volevo laurearmi in psicologia. Dopodiché ho scoperto la sessuologia, ma questa è tutta un’altra storia. Non faccio un passo senza Teo al mio fianco, la mia anima gemella a 4 zampe. Docente, ambientalista, riciclatrice seriale, vegetariana.
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