Tinder: le relazioni ai tempi dello swipe up a destra
di Barbara Petrano
Qualcuno mi ha detto iscriviti a Tinder, per curiosità, poi magari parli con qualcuno di interessante veramente. Io titubante, risposi “ok”, tanto di casi umani ne ho conosciuti già parecchi offline. Sono una curiosona del digitale, quindi scaricare un’app e testarla mi fa divertire.
L’applicazione è stata lanciata nel 2012 ed entro il 2014 si registravano circa un miliardo di “swipes” al giorno. Tinder è tra le prime “swiping apps”, in cui l’utente utilizza un movimento di “strisciata” per scegliere tra le foto degli altri utenti. Rad, uno dei fondatori, ha dichiarato che l’impulso per l’applicazione è stato che “non importa chi sei, ci si sente più a proprio agio quando ci si avvicina a qualcuno se sai che loro vogliono che sia tu ad approcciare loro“.
Ti crei un profilo, selezioni gli utenti che ti piacciono e se anche loro selezionano te iniziate a parlare e poi… E poi tocca a voi. Potete restare anonimi e virtuali o potete incontrarvi. E tutto questo può avvenire mentre sei in metro o in fila dal dentista. Ti si presentano davanti dei selfie, fatti bene magari, e tu puoi scegliere se ti interessa questa persona strisciando il dito verso destra, altrimenti verso sinistra e guai a sbagliare…
Probabilmente non rivedrai più quella persona per il resto della vita!
Ci siamo.
Tu hai scelto lei e lei ha scelto te. Il sistema vi dà la possibilità di parlarvi!
A chi spetta il primo passo? La risposta è: boh. Se siete entrambi su Tinder non c’è un’etichetta o un galateo, del resto tu vuoi conoscere donne come lei uomini e quindi è abbastanza sciocco discutere su chi debba iniziare a parlare per primo. Probabilmente passerete a Whatsapp, o alle telefonate vere e proprie o a Facebook e alla sua chat. Vi aggiungerete su Facebook per vedere ciò che condividete, se siete riservati o meno e su Instagram per vedere un po’ che foto postate. Poi magari riuscirete a conoscervi offline, chissà.
Ho visto tanti uomini su Tinder e in particolare quelli che si fotografano davanti allo specchio del bagno, quelli che preferiscono far vedere i propri mezzi di trasporto, quelli al mare tutti muscoli con un mini slip-costume. Oddio. Nonostante nessuno swipe up a destra, ho ricevuto messaggi privati, dove mi hanno scritto “ehi bambola”, “sei una dea” cose che odio anche offline. Tutto questo è durato un’ora, la noia mi ha fatto eliminare l’applicazione e per fortuna ho usato una vecchia mail che non controllo mai e quindi le notifiche dell’app non le vedrò mai.
Eppure ci sono persone che dicono “sai ho trovato l’amore su Tinder” oppure “loro si sono sposati, si sono conosciuti su Tinder”.