Il tempo che tutto divora
Tornare indietro non è possibile. Puoi desiderarlo con tutta la forza che hai in corpo ma niente e nessuno potrà vincere contro lo scorrere inesorabile del tempo che passa.
Quante volte ci lamentiamo del fatto che il tempo ci manca, e corriamo e corriamo, trafelati da tutto, perché non ci basta mai. Questo maledetto, che nessuno vede, falcia tutto, inesorabile, senza nessuna pietà.
Troveremo mai il modo di ingannarlo? Sono dell’idea che la fretta alimenta la crudeltà del tempo, è la lentezza che è sua nemica e con essa plachiamo in un certo senso la sua voracità.
“Tempus edax rerum”: “Il tempo tutto divora” (Il tempo divoratore delle cose) (Ovidio, Metamorfosi, XV, 234). Il poeta con questa espressione evidenzia il trascorrere inesorabile del tempo, indipendentemente dalle vicende umane.
Vanno avanti le lancette, con il loro ipnotico rintocco scandiscono momenti, attimi della nostra vita che non torneranno più indietro. Se ne perde la percezione mentre viviamo le nostre vite. Siamo così abituati all’idea di avere ancora tanto tempo che il più delle volte tendiamo a non dargli il giusto valore.
Ci sono momenti in cui ci pare che non passi mai, altri invece in cui ci scivola tra le dita senza neppure rendercene conto ed è così che mi sentivo io quando stavo con te. Mi sentivo come una bambina la vigilia di Natale, impaziente di scartare i suoi regali dai fiocchi sempre troppo stretti. La difficoltà di aprire quei pacchi mi rendeva ogni momento più impaziente, facendomi desiderare che il tempo che mi separava dai miei bei regali volasse in fretta per poi fermarsi nel momento in cui la mia felicità era all’apice.
Tu eri il mio regalo. Il più bello, quello con il fiocco più grande, con la carta più colorata. Stare lontana da te mi faceva desiderare che le ore scorressero veloci mentre quando stavamo insieme mi ritrovavo tra le tue braccia a sperare che quell’istante durasse per sempre. Sempre troppo poco invece. Si dice che quando siamo felici dovremmo fare più attenzione; dovremmo gustare quegli attimi di felicità fino in fondo e invece quando si è felici il tempo passa sempre troppo in fretta.
Tu ti svincolavi presto da quegli abbracci. E nelle ore che ti tenevano lontano da me neppure mi pensavi. Il tempo che io riempivo con la tua assenza, tu lo riempivi di mille cose che però non erano me. C’è una sorta di equilibrio cosmico nel mondo, un equilibrio per cui chi ama troppo con tutto se stesso è destinato a non riceverlo indietro tutto quell’Amore. Ed io non facevo eccezione.
Sarà perché, a differenza tua, ho sempre dato un grande peso alle persone che occupano la mia vita. Il tempo scorre in fretta e non fa sconti a nessuno ed io questo lo so bene. Ho perso così tante persone che amavo… Le persone se ne vanno con la stessa facilità con cui entrano nelle nostre vite ed ogni istante vissuto con chi si ama è prezioso.
Così, adesso, mentre io ho imparato a riservare il mio tempo solo a coloro che dimostrano di fare lo stesso con me, tu invece sei rimasto lì a guardarmi.
Sono andata avanti portandomi dietro un fiume di ricordi che però non ritorneranno più. Occorre imparare a dare qualità al proprio tempo. Occorre apprezzare ogni istante vissuto accanto alla persona che ami, perché prima o poi il vento soffia e porta con sé tutto ciò che non abbiamo saputo cogliere.
Di Veronica Nastri