“Una buona compagna, l’unica possibile”: l’amore anticonvenzionale di Oriana Fallaci
di Barbara Petrano
«Insomma, il giorno in cui uscì di prigione non ci conoscemmo: ci riconoscemmo».
Panagulis dopo il colpo di Stato del 21 aprile 1967 entra nella resistenza contro il regime militare guidato da Geōrgios Papadopoulos: per questo diserta durante il servizio militare a causa delle sue convinzioni democratiche e fonda l’organizzazione Resistenza Greca. Al fallimento dell’attentato contro il dittatore, nel 1968 Alekos venne arrestato e torturato nelle prigioni militari di Boiati (sono gli anni della “tomba”, così definiva la cella da cui tentò più volte di evadere). Il 5 giugno 1969 evade per la prima volta di prigione; dopo essere stato arrestato tenta nuovamente di scappare scavando un buco nel muro della cella ma viene immediatamente scoperto. Per punire questa sua “scarsa disciplina” viene quindi condotto provvisoriamente alla caserma di Goudi prima di essere riportato, un mese dopo, alla prigione di Boiati, dove fu chiuso in isolamento totale in una cella costruita appositamente per lui,fino alla sua liberazione nel 1973. È nell’agosto di quello stesso anno che Oriana Fallaci sbarca ad Atene, proprio per intervistare l’eroe greco.
È subito amore tra i due: “Capii subito che era uno di quegli uomini per cui anche morire diventa una maniera di vivere, tanto spendono bene la vita. Né le sevizie più atroci, né la condanna a morte, né tre notti trascorse in attesa della fucilazione, né il carcere più disumano, cinque anni dentro una cella di cemento di un metro e mezzo per tre, l’avevano piegato”, così lo descrive la Fallaci nel libro Intervista con la storia.
Un uomo
A lui e al loro amore intenso la scrittrice dedica un intero libro, diventato un bestseller in tutto il mondo. Un amore puro, forte e coraggioso. Oriana descrive Alekos come un uomo intelligente, carismatico e coraggioso. Al loro amore si intreccia una storia fatta di attivismo e lotta contro il regime dei colonnelli. “Un uomo” che non si è mai piegato al governo e alla sorte. Una storia d’amore forte e dolorosa con nessun lieto fine. Alekos fu ucciso in un attentato nel 1976 e dopo otto mesi Oriana perse la madre. La donna li definisce le uniche creature che abbia amato nella vita. Ha avuto altri uomini prima e dopo Panagulis, ma non ha provato più quell’amore così profondo.
“S’agapòtora che tha s’agapòpantote.”
“Cosa significa?”
“Significa: ti amo ora e ti amerò sempre. Ripetilo.”
Lo ripeto sottovoce: “E se non fosse così?”
“Sarà così.”
Tento un’ultima vana difesa: “Niente dura per sempre, Alekos. Quando tu sarai vecchio e…”
“Io non sarò mai vecchio.”
“Sì che lo sarai. Un celebre vecchio coi baffi bianchi.”
“Io non avrò mai i baffi bianchi. Nemmeno grigi.”
“Li tingerai?”
“No, morirò molto prima. E allora sì che dovrai amarmi per sempre!”