Lina Perrotta

Sono nata nel ‘94, quando ormai le tastiere avevano già sostituito le macchine da scrivere. Mi piacciono le polaroid sbiadite, le prime foto bruciate di un rullino montato al sole, le pagine ingiallite di un libro, quelle vecchie poltrone di velluto e i silenzi tra le parole. Sono una filologa moderna ma anche un po’ linguista. Ho sempre una penna scarica in borsa e un cellulare tra le mani. Divoro film, libri, dischi e faccio foto sbagliate ai tramonti giusti.
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